Commenti

Salvini, il diritto alle navi galera

Aquarius Le responsabilità dell’Italia potrebbero ricorrere sul piano internazionale e su quello interno. Con il trasferimento dei naufraghi dell’imbarcazione verso la frontiera di Valencia potrebbe infatti realizzarsi un vero e proprio respingimento illecito, come quelli verso la Grecia e condannati dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo con la sentenza Sharifi (2014)

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 13 giugno 2018
Il blocco delle navi umanitarie e il respingimento di centinaia di persone, già duramente provate dagli abusi subiti in Libia, dopo essere state soccorse in alto mare, anche da mezzi della Guardia costiera italiana, viene spacciato come una pressione sugli stati europei per una modifica del Regolamento Dublino. Che stabilisce la competenza del primo paese di ingresso, per l’esame delle istanze di protezione internazionale e per l’accoglienza dei richiedenti asilo. In realtà alleandosi con i paesi del gruppo di Visegrad le proposte italiane sono destinate a fallire perché sono proprio questi paesi, con l’Ungheria di Orbán, ai quali si aggiunge...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi