San Vittore, da carcere a centro di accoglienza
Dopo le rivolte del marzo 2020, il centro clinico è stato trasformato in hub Covid - e oggi vaccinale - per tutti i detenuti della Lombardia, con l’aiuto di Medici senza frontiere. Reportage dalla casa circondariale milanese che per molti è un punto di partenza. Il direttore, Giacinto Siciliano: «Qui arrivano persone alle quali manca tutto: soldi, biancheria intima, cambi, parenti. Su 146 persone con disturbi psichiatrici, almeno 100 sono passate per i campi libici. Oltre il 70% degli 800 reclusi è straniero, molti arrestati per mancanza di documenti o resistenza. Il 20% ha violato la legge sulla droga; 400 dichiarati, i tossicodipendenti».
Dopo le rivolte del marzo 2020, il centro clinico è stato trasformato in hub Covid - e oggi vaccinale - per tutti i detenuti della Lombardia, con l’aiuto di Medici senza frontiere. Reportage dalla casa circondariale milanese che per molti è un punto di partenza. Il direttore, Giacinto Siciliano: «Qui arrivano persone alle quali manca tutto: soldi, biancheria intima, cambi, parenti. Su 146 persone con disturbi psichiatrici, almeno 100 sono passate per i campi libici. Oltre il 70% degli 800 reclusi è straniero, molti arrestati per mancanza di documenti o resistenza. Il 20% ha violato la legge sulla droga; 400 dichiarati, i tossicodipendenti».