Saša Filipenko, una voce di libertà da Minsk a Kiev
L'intervista Parla l’autore di «Croci rosse» (e/o) che fa luce su di un crimine dimenticato. Stalin rifiutò l’aiuto della Croce Rossa ai prigionieri di guerra sovietici, considerati potenziali traditori. «In Bielorussia nessuno può parlare apertamente di quanto sta accadendo. Però a Mosca dove la repressione è meno crudele mi aspettavo che protestassero più persone». «Putin ha chiuso la ong "Memorial" che lottava per i diritti umani e per ricordare la repressione che regnava in Urss. E ha scatenato una guerra contro chi in Ucraina vuole liberarsi definitivamente di quel passato»
L'intervista Parla l’autore di «Croci rosse» (e/o) che fa luce su di un crimine dimenticato. Stalin rifiutò l’aiuto della Croce Rossa ai prigionieri di guerra sovietici, considerati potenziali traditori. «In Bielorussia nessuno può parlare apertamente di quanto sta accadendo. Però a Mosca dove la repressione è meno crudele mi aspettavo che protestassero più persone». «Putin ha chiuso la ong "Memorial" che lottava per i diritti umani e per ricordare la repressione che regnava in Urss. E ha scatenato una guerra contro chi in Ucraina vuole liberarsi definitivamente di quel passato»