Elij Beljutin, «Donna in fuga», 1990
Alias Domenica
Sasha Sokolov, esercizi di sconcerto per versi volanti
Scrittori russi Summa della sua parabola narrativa, il «Trittico» dello scrittore russo si chiede quale sia oggi la strada dell’arte e di chi è ancora disposto a credere nella costruzione del bello in sé: Miraggi
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 5 maggio 2024
Quanto è superata la forma mentis del Novecento? Quanto sono distanti da noi relativismo, disintegrazione e disseminazione del senso, panestetismo elitario? Può essere letto come un test in merito il quarto libro (in ottanta anni) del più raffinato e celebrato scrittore russo vivente, Saša Sokolov, Trittico (Triptich, 2011), edito in italiano da Miraggi (traduzione di Martina Napolitano, pp. 240, € 21,00) summa e consuntivo di una intensa parabola creativa della quale, dopo due decenni di silenzio, lo scrittore russo torna a riallacciare i fili, sospesi tra il modernismo faulkneriano (Scuola di scemi), lo sperimentalismo neoavanguardistico (Inter canem et lupum) e...