Internazionale
Scampati ai droni del terrore nel Nagorno-Karabakh
Armenia/Azerbaijan La fuga notturna sotto le bombe, l’offensiva delle truppe azere sostenute dalla Turchia e i «poveri ragazzi» che dal fronte non sono mai tornati indietro nel racconto dei rifugiati armeni che ancora una volta, a causa della guerra, hanno perso tutto
Una famiglia armena fuggita da Martakert nel centro per rifugiati di Metsamor – Sabato Angieri
Armenia/Azerbaijan La fuga notturna sotto le bombe, l’offensiva delle truppe azere sostenute dalla Turchia e i «poveri ragazzi» che dal fronte non sono mai tornati indietro nel racconto dei rifugiati armeni che ancora una volta, a causa della guerra, hanno perso tutto
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 2 gennaio 2021
Sabato Angieri METSAMOR (Armenia)
«Quando sono iniziati bombardamenti – racconta Aleqsandr Aleqsanyan, un anziano di 67 anni di Martakert che ha perso una gamba nella guerra del ’92 – non ci aspettavamo di dover abbandonare tutto, negli ultimi trent’anni ci sono stati molti episodi simili, lasciavamo la città per qualche giorno e poi tornavamo». INVECE QUESTA VOLTA è stato diverso. «Il 27 settembre, alle sette di mattina, abbiamo scoperto che la guerra era iniziata, ci siamo attrezzati per nasconderci in cantina insieme ad alcuni vicini, i bambini erano terrorizzati, c’era molta confusione. L’indomani abbiamo ricevuto l’ordine di evacuare, i droni erano troppo vicini ormai»....