Alias Domenica
Scandaloso triangolo, con femminicidio
Novecento italiano: Giorgio Scerbanenco Uscito nel 1945, Luna di miele, adesso riproposto da La Nave di Teseo, fu fatto passare come «genere»: ma oltre a erotismo e voyeurismo, la narrazione contiene flussi di coscienza e monologhi
Una tavola del «Poema a fumetti» di Dino Buzzati, 1969
Novecento italiano: Giorgio Scerbanenco Uscito nel 1945, Luna di miele, adesso riproposto da La Nave di Teseo, fu fatto passare come «genere»: ma oltre a erotismo e voyeurismo, la narrazione contiene flussi di coscienza e monologhi
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 30 dicembre 2018
Mentre rileggevo Luna di miele (uscito per la prima e unica volta nel 1945, e ora meritoriamente riproposto da La Nave di Teseo, € 17,00, pp. 174) mi chiedevo come sarebbe stato giudicato un romanzo come questo se non fosse stato scritto un «autore di genere», come viene ancora riduttivamente etichettato Giorgio Scerbanenco. Si tratta di un romanzo conturbante, assolutamente originale nell’ambito della narrativa italiana coeva, che concede ben poco al facile intrattenimento. Al centro della storia c’è quello che oggi sarebbe rubricato come un tipico «femminicidio». Dopo l’ennesimo litigio, Alberto uccide Lena, sua moglie, di cui non era mai...