Alias Domenica

Scarabocchi, gestualità della mente vagante

Scarabocchi, gestualità della mente vaganteAsger Jorn, "L’Avanguardia non si arrende" (serie delle "Modifiche"), 1962, Parigi, Centre Pompidou

A Roma, Villa Medici, "Gribouillage/Scarabocchio. Da Leonardo da Vinci a Cy Twombly", a cura di Francesca Alberti e Diane Bodart Le implicazioni di una pratica inclassificabile, fra goffaggine e libertà anti-accademica. Il momento di più alta qualificazione è il recupero dell’arte infantile da parte dell’avanguardia europea: come mostra Asger Jorn

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 maggio 2022
«Imbratto che fassi su’ fogli da chi impara a scrivere o disegnare», così recita il Vocabolario Toscano dell’Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (Firenze, 1681) alla voce «Scarabocchio». Per quanto il concetto di scarabocchio per sua natura sfidi qualsiasi criterio di classificazione, questa definizione sembra essere valida ancora oggi e, nonostante le molteplici interpretazioni circa l’origine etimologica del termine, nell’immaginario collettivo esso evoca immediatamente disegni fatti male, senza arte e senza tecnica, così come parole mal scritte, illeggibili, indecifrabili, vere e proprie macchie d’inchiostro, prodotti insomma di una mano maldestra e non allenata, come quella di un bambino o di...

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