Visioni

Schegge da una distopica Taranto nel post-apocalittico «Mondocane»

Schegge da una distopica Taranto nel post-apocalittico «Mondocane»Alessandro Borghi in «Mondocane»

Venezia 78 L’esordio alla regia Alessandro Celli alla Settimana della Critica. Protagonista Alessandro Borghi fra fabbriche tossiche, amicizie e vite perdute

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 4 settembre 2021
Più stratificato di quanto si potesse pensare, pur in alcuni inciampi fisiologici; anzi ibrido, necessariamente spurio, tra industria e realismo, film di genere e antropologia, film di formazione e politica in senso ampio, esistenziale, ecosistemico; ruvido ed emotivo, Mondocane (già nelle sale) è il primo film in concorso alla Settimana della Critica, che si preannuncia quantomeno attraente, sfolgorante, a fronte di una gamma variegata di registri linguistici, temi, complessioni dentro quel microcosmo che è la Sala Perla. VIGE L’EGIDA di Matteo Rovere (in veste di produttore), che insieme a Sibilia è divenuto ormai un marchio riconoscibile (e di una certa...

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