Italia
«Scrostavamo l’amianto per le Ferrovie»
Reportage Alla Isochimica di Avellino si ripulivano le carrozze dei treni. In cinque anni vi hanno lavorato 333 operai. Dieci sono morti di asbestosi, 150 si sono ammalati, uno si è suicidato
Manifestazione degli operai dell'ex Isochimica di Avellino – Foto Luigi Salvati
Reportage Alla Isochimica di Avellino si ripulivano le carrozze dei treni. In cinque anni vi hanno lavorato 333 operai. Dieci sono morti di asbestosi, 150 si sono ammalati, uno si è suicidato
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 3 agosto 2013
Angelo FerracutiAVELLINO
Nicola Abrate conosce tutto di quella azienda. Le mani giunte, i gomiti appoggiati alla scrivania, racconta quasi a se stesso a bassa voce, come in una confessione laica: «Pensa che quando sono entrato in fabbrica i capannoni erano incompleti, mancavano i tetti, le porte, c’erano solo un paio di binari dai quali arrivavano le carrozze. Sono stato uno dei primi, e ci ho lavorato fino alla chiusura». Cinque anni al centro di uno dei quartieri più popolari di Avellino, otto ore a scrostare amianto col raschietto nelle carrozze ferroviarie delle Ferrovie dello Stato all’Isochimica di Elio Graziano, il rozzo tangentista...