Cultura
Scuola, non è mai troppo tardi
PEDAGOGIA Anticipiamo l’intervista a Roberto Farné, docente di didattica generale a Bologna. Esce oggi «Educare a distanza» (Marietti), un libro che si apre a più confronti per orientarsi in classe e non solo. «Le tecnologie non possono essere sostitutive, ma integrative in una modalità che ha bisogno di un luogo fisico, di presenza reale»
Una pagina di abbecedario anni 60
PEDAGOGIA Anticipiamo l’intervista a Roberto Farné, docente di didattica generale a Bologna. Esce oggi «Educare a distanza» (Marietti), un libro che si apre a più confronti per orientarsi in classe e non solo. «Le tecnologie non possono essere sostitutive, ma integrative in una modalità che ha bisogno di un luogo fisico, di presenza reale»
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 15 settembre 2020
Il 15 novembre 1960 la Rai trasmetteva la prima puntata di Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta. Questo straordinario esperimento televisivo di alfabetizzazione, che proseguì fino al 1968, fu affidato al maestro Alberto Manzi, che rivelò una grande capacità comunicativa partecipativa, empatica. Conoscere tale esperienza può essere utile al dibattito attuale sulla didattica a distanza. «Negli anni Cinquanta Alberto Manzi – afferma Roberto Farné, docente di didattica generale all’università di Bologna – aveva lavorato alla radio con programmi sulla scuola e poi era passato alla televisione, uno strumento che riteneva di non...