Italia

Scuola popolare di musica di Testaccio. Giovanna Marini: “Ci sgombereranno solo con la forza”

Scuola popolare di musica di Testaccio. Giovanna Marini: “Ci sgombereranno solo con la forza”Giovanna Marini

Beni Comuni Scuola popolare di musica di Testaccio. L'importante istituzione culturale a Roma è nella stessa situazione di oltre 800 associazioni e centri sociali a Roma. E' a rischio sfratto e deve pagare oltre 700 mila euro di arretrati calcolati con criteri commerciali e non più sociali, com'è stato fino ad oggi. Intervista alla cantautrice, protagonista dell'etnomusicologia Giovanna Marini: "Faccio un appello alla sindaca Raggi: parli con i giudici della Corte dei conti e garantisca l’appoggio del Comune. La giunta sia all’altezza delle sue responsabilità. Non siamo morosi. In accordo con altre amministrazioni abbiamo versato un canone sociale e non commerciale. Noi siamo a Testaccio e lì restiamo"

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 10 marzo 2017
Centri sociali e interculturali, teatri, presidi sanitari, onlus, associazioni di sostegno ai malati, organizzazioni di volontariato rischiano di essere polverizzate dal tritacarne della repressione burocratica e dell’imperativo a monetizzare i beni comuni a Roma. Giovanna Marini, 80 anni, cantautrice e figura fondamentale della ricerca etnomusicologica italiana, è una delle fondatrici della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. In 40 anni di auto-organizzazione, questa scuola è diventata un’istituzione culturale internazionale. Oggi, su impulso della Corte dei Conti, la giunta Raggi la vuole sfrattare e chiede un arretrato di oltre 700 mila euro. Vuole fare un appello alla sindaca Raggi? Parli con...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi