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Se Eco diventa pericoloso

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Carcere «Il nome della rosa» vietato a detenuto. La direzione: «Non è un problema di contenuti»

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 2 gennaio 2014
Mario Di VitoAscoli Piceno
Letture di evasione nel carcere di massima sicurezza. Una lettera indirizzata alla direttrice del manifesto Norma Rangeri da Ascoli Piceno per denunciare la mancata consegna del manifesto e l’accesso negato alla lettura del capolavoro di Umberto Eco Il nome della Rosa al boss siciliano Davide Emmanuello, «ristretto nel regime di tortura del 41 bis» dopo essere stato condannato a tre ergastoli per altrettanti omicidi, più qualche reato «minore» legato al traffico di droga. Il mittente è un detenuto comune, Pasquale De Feo, perché «la direzione non farebbe mai partire una lettera del genere». La denuncia ha il sapore della libertà...

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