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Se il Parlamento è il primo nemico di se stesso
Democrazia «diretta» Beninteso, il Parlamento è in molti casi responsabile per la propria incapacità d’azione, come nel caso dell’eutanasia, che non è stato capace di disciplinare, nel termine di un anno assegnatogli dalla Corte costituzionale, con una legge compatibile con la Costituzione. La soluzione, tuttavia, è rafforzare, non indebolire il Parlamento
L'aula di Montecitorio – LaPresse
Democrazia «diretta» Beninteso, il Parlamento è in molti casi responsabile per la propria incapacità d’azione, come nel caso dell’eutanasia, che non è stato capace di disciplinare, nel termine di un anno assegnatogli dalla Corte costituzionale, con una legge compatibile con la Costituzione. La soluzione, tuttavia, è rafforzare, non indebolire il Parlamento
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 settembre 2021
Il primo nemico del Parlamento? Il Parlamento stesso, verrebbe da rispondere alla luce della riforma che ha travolto la normativa di attuazione degli istituti di democrazia diretta con la previsione della raccolta telematica delle firme. È bastato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto-legge su semplificazioni e Pnrr (d.l. n. 77/2021, convertito nella legge n. 108/2021) per cambiare tutto. Se fino a ieri le 500mila firme necessarie a proporre un referendum abrogativo (art. 75 Cost.) o costituzionale (art. 138 Cost.) e le 50mila firme con cui sostenere una legge d’iniziativa popolare (art. 71 Cost.) andavano raccolte fisicamente,...