Cultura
Se le parole sono disabilitate
Cartografie Come si può raccontare il mondo, cercando connessioni in una lingua piena di pietre, macerie e morte? Una riflessione che chiama in campo l'arte (da Kiefer a Zaatari) come esercizio di storiografia
Anselm Kiefer, « Angeli caduti», Palazzo Strozzi, Firenze, 2024, veduta di installazione, foto di Ela Bialkowska, Okno Studio © Anselm Kiefer
Cartografie Come si può raccontare il mondo, cercando connessioni in una lingua piena di pietre, macerie e morte? Una riflessione che chiama in campo l'arte (da Kiefer a Zaatari) come esercizio di storiografia
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 9 luglio 2024
In una serie di incontri teatrali Gaza Ora. Messages From A Dear Friend, che è stato recentemente in tournée in Italia, scritte da Hossam Madhoun, raccolte da Ruth Lass e Jonathan Chadwick e messe in scena da Az Theatre di Londra (compagnia con cui Madhoun ha collaborato per molti anni), l’autore palestinese ha dichiarato che «le parole sono state disabilitate». Come scrivere e parlare del mondo in una lingua piena di pietre, macerie e morte? È una domanda che si poneva la poesia di cenere di Paul Celan che continua ad ossessionare le opere dell’artista tedesco contemporaneo Anselm Kiefer mentre...