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Se l’università riproduce la violenza coloniale

Il presidio per la Palestina al senato accademico dell’università di TorinoIl presidio per la Palestina al senato accademico dell’università di Torino

Ricerca congiunta La prospettiva critica consiste nell’insistere su un ragionamento politico democratico e non su una logica geopolitica che cerca di preservare lo status quo: la popolazione palestinese araba, musulmana e cristiana è già sotto il controllo diretto e indiretto israeliano, dal fiume al mare. La questione politica è come trasformare i fatti sul terreno in un’elaborazione post-coloniale

Pubblicato 7 mesi faEdizione del 21 aprile 2024
L’Università italiana discute e gli studenti giustamente protestano a proposito dei rapporti di ricerca con Israele. Le collaborazioni in campo scientifico spesso trovano sbocco in pratiche militari, ma anche gli studi umanistici più astratti sono inseriti nel tessuto di una società che opera come potenza coloniale in Medio Oriente. Questo intreccio è ben delineato nel volume recente della studiosa israeliana Maya Wind, Towers of Ivory and Steel. How Israeli Universities Deny Palestinia Freedom (Torri d’avorio e d’acciaio. Come le università israeliane negano la libertà alla Palestina). ISRAELE continua a sentirsi minacciato nonostante sia una delle principali potenze militari del mondo...

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