Cultura
Se vita e morte interrogano la sfera delle relazioni
Pandemia Perché occuparsi della cura propria e degli altri è ancora la migliore resistenza che ci sia
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Pandemia Perché occuparsi della cura propria e degli altri è ancora la migliore resistenza che ci sia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 22 maggio 2020Edizione 22.05.2020
C’è una definizione della vita di Xavier Bichat molto amata da Foucault e Deleuze: la vita è l’insieme delle forze che resistono alla morte. Un’idea opposta al lugubre essere-per-la-morte che pretende la morte essere la verità della vita. Dalla negazione di questa pretesa verità discenderebbe la paura della morte che, secondo Agamben, porta i più per difendere una «nuda vita» ad accettare un regime dittatoriale di segregazione, per effetto del quale saremmo indotti a considerare il nostro prossimo come potenziale untore. LE PAROLE ORACOLARI di Agamben sono accompagnate da un contorno di cinismo blasé, fatto da anonimi autori di lettere...