Internazionale

Segnali di guerra: L’Iran chiude le comunicazioni con i mediatori

«Punizione severa» su un poster a Teheran foto di Hossein Beris«Punizione severa» su un poster a Teheran – Hossein Beris

Medio Oriente Teheran non risponde più ai mediatori. E il neo presidente rimanda la formazione del nuovo governo: non sa se deve formarne uno di guerra o di pace

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 4 agosto 2024
L’assassinio di Ismail Haniyeh sotto il naso delle Guardie della Rivoluzione della Repubblica Islamica (Irgc) è stato sicuramente un colpo al prestigio del principale apparato militare che controlla saldamente l’Iran. Ciò assume aspetti ancora più umilianti se si considera che l’azione è stata condotta con la massima precisione in un complesso sensibile, altamente sorvegliato da sofisticati sistemi di videosorveglianza e protetto da difese aeree. Tuttavia, oggi l’Irgc controlla saldamente il paese in ogni suo aspetto: militare, economico e sociale. Nonostante i media occidentali e di lingua persiana battano i tamburi della denigrazione per il colpo subito, la macchina di propaganda...

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