Italia
Seid, storia di razzismo e disagio
Il suicidio di un giovane ex calciatore italoetiope e il suo atto d’accusa, scritto anni fa, contro la xenofobia
Seid Visin con la maglia delle giovanili del Milan
Il suicidio di un giovane ex calciatore italoetiope e il suo atto d’accusa, scritto anni fa, contro la xenofobia
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 6 giugno 2021
Vent’anni, un passato da promessa del calcio e forse un peso infame da sopportare: «Ovunque vada sento sulle mie spalle, come un macigno, gli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone», aveva scritto anni fa. Seid Visin si è suicidato venerdì sera a casa sua, a Nocera Inferiore. Il padre, Gualtiero Visin, funzionario della Uiltec, nega che il razzismo e la discriminazione siano alla base del suicidio del suo figlio adottivo. Seid era nato in Etiopia nel settembre del 2000, arrivato in Italia a sette anni, è stato adottato. Aveva quindici anni quando gli agenti Enzo e Mino Raiola...