Internazionale

Seul: «Pechino dice sì, sanzioni a Pyongyang»

Seul: «Pechino dice sì, sanzioni a Pyongyang»La portaerei statunitense Carl Vinson nel porto di Busan, in Corea del Sud – LaPresse

Stati uniti Domenica alla portaerei USS Carl Vinson è stato ordinato di fare rotta verso la penisola coreana. Riparte dall’Asia la «diplomazia» Usa delle flotte militari. Obiettivo: fermare la Cina che però vuole evitare la china siriana

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 aprile 2017
Passato il weekend, gli ultimi sviluppi sulla minaccia nucleare nordcoreana sembrano lasciar intravedere una sembianza strategica attribuibile alla politica estera fumosa di Washington. Se inizialmente la decisione improvvisa di bombardare la base siriana di Sharyat presa da Donald Trump in coincidenza col vertice sino-americano di Mar-a-Lago appariva come l’ennesimo «colpo di testa» del presidente statunitense, alla luce delle mosse e contromosse degli ultimi due giorni, c’è la tentazione di trovare un disegno coerente, un piano americano per sbloccare l’impasse internazionale con la Corea del Nord e, di riflesso, con la dirigenza di Pechino. A seguito del rilancio della posta in...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi