Europa
Sfumature francesi sulle sanzioni alla Russia
Domani al voto La guerra condiziona gli ultimi sgoccioli di campagna elettorale. Condannata l’aggressione, i distinguo dei candidati all’Eliseo. Marine Le Pen, che ha un debito con Putin, continua a crescere nei sondaggi. Mélenchon, che spera di arrivare al ballottaggio: «Né neutri né allineati: indipendenti»
Manifesti della campagna presidenziale ad Anglet, nel sud-ovest della Francia – Ap
Domani al voto La guerra condiziona gli ultimi sgoccioli di campagna elettorale. Condannata l’aggressione, i distinguo dei candidati all’Eliseo. Marine Le Pen, che ha un debito con Putin, continua a crescere nei sondaggi. Mélenchon, che spera di arrivare al ballottaggio: «Né neutri né allineati: indipendenti»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 aprile 2022
Anna Maria MerloPARIGI
Domani 48,7 milioni di elettori francesi votano per il primo turno delle presidenziali, in un clima pesante, dove gli stati d’animo dominanti sono «inquietudine, incertezza, fatica». Il ritorno della guerra in Europa contribuisce a questo scenario, già gravato dalla crisi del Covid, non ancora finita. Mentre i 12 candidati stanno portando a termine le rispettive campagne, la Francia con la Ue ha approvato il quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, che per ora riguarda solo il carbone ma non ancora il petrolio (in discussione), mentre il gas resta lontano. Nella campagna, sono stati soprattutto gli effetti delle sanzioni a interessare...