Italia
Sgomberato il «ghetto» della Felandina, ma per molti migranti non è la soluzione
Lavoro nei campi Centotrenta braccianti stranieri sono stati trasferiti in altre strutture, ma senza un vero e proprio piano di ricollocamento. Per gli altri occupanti, un numero imprecisato compreso tra i 400 e i 600, che sfuggono ai radar istituzionali, non c’è un’alternativa
La tendopoli di Metaponto
Lavoro nei campi Centotrenta braccianti stranieri sono stati trasferiti in altre strutture, ma senza un vero e proprio piano di ricollocamento. Per gli altri occupanti, un numero imprecisato compreso tra i 400 e i 600, che sfuggono ai radar istituzionali, non c’è un’alternativa
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 29 agosto 2019
Colpo di coda dell’ormai ex ministro dell’Interno Matteo Salvini: ieri a Metaponto di Bernalda (in provincia di Matera) è stato sgomberato il ghetto della Felandina, una serie di capannoni di un consorzio industriale mai nato e poi diventato alloggio per centinaia di braccianti stranieri che si guadagnano la giornata nei campi del Metapontino. È così che centotrenta persone sono state trasferite in altre strutture, senza che tuttavia esista un vero e proprio piano di ricollocamento. In realtà, comunque, il totale degli occupanti dei cinque opifici abbandonati sarebbe un numero imprecisato compreso tra i 400 e i 600, persone che sfuggono...