Cultura
Sguardi di pietra s’intrecciano
Mostre Un luogo ferito dall’attacco jihadista e opere che viaggiano da Tunisi fino all’alto Adriatico per offrire una potente testimonianza di umanità: questo è il senso più profondo della rassegna archeologica «Il Bardo a Aquileia», visitabile fino al 31 gennaio
Mosaico della dea Cerere, II sec. D. C. – Foto di Gianluca Baronchelli
Mostre Un luogo ferito dall’attacco jihadista e opere che viaggiano da Tunisi fino all’alto Adriatico per offrire una potente testimonianza di umanità: questo è il senso più profondo della rassegna archeologica «Il Bardo a Aquileia», visitabile fino al 31 gennaio
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 30 dicembre 2015
Valentina PorchedduAQUILEIA
Nel visitare l’esposizione Il Bardo ad Aquileia (a cura di Cristiano Tiussi e Paola Ventura, fino al 31 gennaio 2016) si ha la sensazione che le opere in mostra non siano semplicemente «in prestito». Hanno intrapreso un viaggio dalla riva sud del Mediterraneo fino all’alto Adriatico per essere qui accolte quali testimoni di un’umanità che abbraccia passato e presente. La rassegna s’inscrive, infatti, nel progetto Archeologia ferita promosso dalla Fondazione Aquileia con l’obiettivo di ospitare, a tappe semestrali, reperti provenienti da musei e siti colpiti dal terrorismo. Come scrivono nel catalogo (Umberto Allemandi-Torino) il presidente della fondazione Antonio Zanardi Landi...