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Si chiama reshoring, è il ritorno a casa dell’industria
«Se lo tocchi non esiste». Era lo slogan paradossale del consulente McKinsey Tom Peters, che bene rappresenta il pensiero mainstream nella stagione menzognera – della fine degli anni Ottanta e […]
«Se lo tocchi non esiste». Era lo slogan paradossale del consulente McKinsey Tom Peters, che bene rappresenta il pensiero mainstream nella stagione menzognera – della fine degli anni Ottanta e […]
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 5 novembre 2013
«Se lo tocchi non esiste». Era lo slogan paradossale del consulente McKinsey Tom Peters, che bene rappresenta il pensiero mainstream nella stagione menzognera – della fine degli anni Ottanta e proseguita almeno per tutto il decennio successivo – in cui le retoriche del virtuale accompagnavano la finanziarizzazione del mondo. Gli anni in cui se un’impresa tagliava pezzi della propria organizzazione (l’eufemistico re-engineering) migliorava quotazione borsistica; in cui il Far East divenne l’officina del mondo, calamitando un flusso di decentramento produttivo transnazionale iniziato nel 1962, quando l’impresa di semiconduttori made in Usa Fairchaild insediò il proprio stabilimento di montaggio a Hong...