Internazionale
Si sono scordati Beirut
Libano Due anni fa l’esplosione al porto: 250 morti, 300mila sfollati, quartieri cancellati. Ora la classe politica vuole demolire i silos per insabbiare la memoria, oltre che il processo. Con l’ok di Parigi. Le voci dei familiari delle vittime e delle organizzazioni della società civile
I familiari delle vittime durante una protesta al porto – Ap/Bilal Hussein
Libano Due anni fa l’esplosione al porto: 250 morti, 300mila sfollati, quartieri cancellati. Ora la classe politica vuole demolire i silos per insabbiare la memoria, oltre che il processo. Con l’ok di Parigi. Le voci dei familiari delle vittime e delle organizzazioni della società civile
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 agosto 2022
Pasquale PorcielloBEIRUT
Cosa resta di quel 4 agosto di due anni fa? Le 18.08, una caldissima giornata di un afoso agosto, da mancare il respiro. Una prima esplosione, tutti a guardare verso il porto. Un attacco israeliano, si pensa d’istinto: è ancora vivo il ricordo della guerra del Tammuz nel 2006 e della guerra civile (1975-90). Qui le incursioni sono giornaliere e tra amici si fa a chi è più bravo a riconoscere i modelli di caccia dal suono che fanno. Nessuno ha pensato alle 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio stoccate dal 2014 al porto nel capannone 12, dopo il sequestro nel...