Cultura
Sicurezza, repressione e controllo al tempo dei populismi
Scaffale «Le pene e il carcere» di Stefano Anastasia, per Mondadori. Una possibile griglia di lettura per le idee e le proposte della campagna elettorale in corso
La Casa Circondariale di Regina Coeli in occasione del Premio Goliarda Sapienza "Racconti da Carcere" 2016 - Andrea Sabbadini
Scaffale «Le pene e il carcere» di Stefano Anastasia, per Mondadori. Una possibile griglia di lettura per le idee e le proposte della campagna elettorale in corso
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 13 agosto 2022
Il diritto penale è per sua natura un oggetto politico. Ha una sua essenza convenzionale. È il frutto di scelte politiche storicamente determinate. Non va mai dimenticato che non esistono delitti o pene naturali. Tutto è creazione artificiosa del legislatore. «La criminalità e i criminali in natura non esistono» scrive Stefano Anastasia nel suo recente libro Le pene e il carcere (Mondadori, pp. 200, euro 15). Lo spacciatore di sostanze stupefacenti è tecnicamente un criminale fino a quando non ci sarà una legge che legalizzi la produzione o il possesso delle droghe. LA QUESTIONE PENALE e penitenziaria ha a che...