Cultura
Simone Weil non è al servizio delle destre
INTERVENTI L'appropriazione indebita di Simone Weil da parte di Matteo Salvini durante il comizio di Pontida necessita di una reazione. E di un chiarimento riguardo la luminosità di una delle più grandi pensatrici del Novecento che lungi dal poter essere rubricata al servizio delle retoriche nazionaliste e fasciste, oltre che razziste
Simone Weil
INTERVENTI L'appropriazione indebita di Simone Weil da parte di Matteo Salvini durante il comizio di Pontida necessita di una reazione. E di un chiarimento riguardo la luminosità di una delle più grandi pensatrici del Novecento che lungi dal poter essere rubricata al servizio delle retoriche nazionaliste e fasciste, oltre che razziste
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 luglio 2018
Già da qualche tempo in Francia ci si adopera a mettere il pensiero di Simone Weil al servizio della politica e non certo perché intellettuali e dirigenti politici si siano finalmente sentiti interrogati dalle sue analisi critiche della società, del lavoro, dell’etica politica o illuminati dalle sue proposte in vista della ricostruzione dell’Europa dopo la guerra. D’altronde di quanto lei ha vissuto e pensato nell’ora più buia della nostra storia non ci si interessa oggi più di ieri, ma può tornare comodo aggrapparsi al titolo del suo ultimo saggio, L’enracinement (La prima radice in italiano), e in specie alla critica...