Internazionale

Sopravvivenza bellica. Una teologia politica

Sopravvivenza bellica. Una teologia politicaOpera dell’artista israeliano Itay Zalait raffigurante il premier israeliano Netanyahu nell’«Ultima cena» foto di Oded Balilty/Ap

Tremenda vendetta Guerra «giusta» e «umanitaria» nel nome dei superstiti: Gaza l’ultima tappa

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 5 ottobre 2024
A un anno di distanza dal fatidico 7 ottobre, i tratti del genocidio israeliano a Gaza appaiono evidenti, al di là dei morti in continuo aumento, della demolizione degli ospedali, della mancanza di medicine e di cibo. I palestinesi di Gaza sono diventati una massa di sfollati, sottoposti a bombardamenti e ripetute evacuazioni dentro un territorio completamente distrutto e diventato inabitabile, al punto che perfino i cimiteri, sono bombardati e spianati dai bulldozer. GAZA È UN CUMULO di macerie e i suoi abitanti, in base alla strategia militare del governo israeliano, sono ormai, per usare le parole di Hannah Arendt...

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