Internazionale
Sorvegliati e puniti: tecnologia al servizio dell’occupazione
Palestina/Israele Panopticon palestinese: riconoscimento facciale, app, telecamere, spyware. Hebron e Gerusalemme laboratori del controllo israeliano. In archivio digitale i dati disponibili: lavoro, fedina penale, «grado» di pericolosità
Gate biometrici nel più grande checkpoint della Cisgiordania, Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah – Ap/Sebastian Scheiner
Palestina/Israele Panopticon palestinese: riconoscimento facciale, app, telecamere, spyware. Hebron e Gerusalemme laboratori del controllo israeliano. In archivio digitale i dati disponibili: lavoro, fedina penale, «grado» di pericolosità
Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 maggio 2023
Pochi anni e gli occhi si sono moltiplicati. Osservano Gerusalemme da ogni angolazione, non perdono mai di vista il loro obiettivo. Puoi letteralmente seguire una persona passo dopo passo, nei vicoli mattonati della città vecchia, dal momento in cui esce di casa a quello in cui ci torna. Qualche tempo fa non era ancora così diffusa, pervasiva: la sorveglianza era affidata agli occhi delle centinaia di soldati e poliziotti israeliani che ogni giorno presidiano le stradine dentro le mura gerusalemite. Non che non ci siano più, ci sono ancora e sono tanti. Nella loro opera di osservazione totale ora però...