Alias Domenica
SOS Brutalism a Francoforte
Una mostra sull'architettura brutalista al Deutsches Architekturmuseum di Francoforte Esposti i risultati della campagna «SOSBrutalism», che mappa, a scopo di tutela, l’architettura «maleducata» in calcestruzzo, dalle linee dure e graffiate, nata in Inghilterra negli anni cinquanta come costola del Movimento Moderno e diffusasi poi in tutto il mondo
Alexander Belokon/V Sulimova, "Gosstroy residential building", Baku, Azerbaijan, 1975
Una mostra sull'architettura brutalista al Deutsches Architekturmuseum di Francoforte Esposti i risultati della campagna «SOSBrutalism», che mappa, a scopo di tutela, l’architettura «maleducata» in calcestruzzo, dalle linee dure e graffiate, nata in Inghilterra negli anni cinquanta come costola del Movimento Moderno e diffusasi poi in tutto il mondo
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 marzo 2018
Maurizio GiufrèFRANCOFORTE
Solo dal rigore teutonico potevamo attenderci un’operazione come quella battezzata «SOSBrutalism». Si tratta di una ricognizione della Fondazione Wüstenrot di Ludwigsburg, originale quanto capillare e planetaria, intorno all’architettura in calcestruzzo dagli anni sessanta agli Ottanta, rivolta non solo alla conoscenza, ma soprattutto alla tutela e difesa. Un progetto ambizioso ed enciclopedico, ben riuscito come si può constatare percorrendo le chiare e algide sale disegnate da Ungers del Deutsches Architekturmuseum di Francoforte, dove, fino al 2 aprile, è illustrata l’ultima fase di un lavoro iniziato a Berlino nel 2012 con un convegno nel quale si discusse sul valore storico e culturale...