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Sos suicidi, fermare la morte in cella

Fuoriluogo La rubrica settimanale a cura di Fuoriluogo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 13 luglio 2016
Il problema è antico quanto l’invenzione della prigione. Perché, il più delle volte, è proprio il carcere a scatenare pulsioni e pratiche suicidiarie. O, meglio, è ciò che il carcere toglie alla persona, assieme e oltre alla libertà: presente e futuro, affetti, lavoro, ruolo sociale, dignità. E, infine, speranza. Per quanto ogni suicidio sia un caso a sé, con alla base un intreccio di fattori, spesso la spinta a morire viene dall’incapacità di resistere alla spoliazione di tutto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta. Uccidersi in cella, allora, può sembrare paradossale e tragico recupero di sé. Come...

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