Edizione del 13 luglio 2016

Almeno 25 morti e decine di feriti gravi: è il bilancio provvisorio del terribile scontro frontale tra due treni sul binario unico Adria-Corato. La tragedia che ha sconvolto la Puglia forse causata da «errore umano». Sott’accusa il sistema di comunicazione telefonico. La procura indaga per omicidio colposo plurimo. Difficoltà nei soccorsi. Sos sangue negli ospedali. Renzi sul luogo del disastro

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
L'ultimo treno
Italia

L'ultimo treno

Gianmario Leone

Disastro ferroviario Almeno 25 morti e decine di feriti gravi: è il bilancio provvisorio del terribile scontro frontale tra due treni sul binario unico Andria-Corato. La tragedia che ha sconvolto la Puglia forse causata da «errore umano». Sott’accusa il sistema di comunicazione telefonico. La procura indaga per omicidio colposo plurimo. Difficoltà nei soccorsi. Sos sangue negli ospedali. Renzi sul luogo del disastro

Editoriale

Affari e abbandono

Pino Aprile

Un paese coloniale Ancora oggi, un secolo e mezzo dopo, manca il collegamento fra le due più grandi città del Mezzogiorno continentale, con enormi danni economici, perdite di tempo: provate a immaginare se non ci fosse linea diretta fra Milano e Torino

I treni con più di 20 anni non li fermano. Li mandano al Sud
Italia

I treni con più di 20 anni non li fermano. Li mandano al Sud

Gianluca Coviello

Puglia Tragica A Nord si investono miliardi in Alta Velocità, da Roma in giù si taglia. I veri tagli sono arrivati con il governo Berlusconi che 2010 ridusse le risorse del 50,7%. Da allora dilagano le società degli autobus. Uno dei convogli dell’incidente era del 2004, un lusso per gli standard concessi ai meridionali

Il cordoglio e le lacrime,  in cerca di responsabili
Politica

Il cordoglio e le lacrime, in cerca di responsabili

Gilda Maussier

Governo Mattarella: «Inammissibile tragedia». Renzi: «Dolore ma anche rabbia. Pretendiamo chiarezza, non ci fermeremo fino a quel momento». M5S: «Se causa è il blocco del "via libera telefonico" siamo davanti a un invito al disastro»

Renzi a Milano, la terra promessa
Politica

Renzi a Milano, la terra promessa

Luca Fazio

Nella città della nazione Il premier ritrova l'ottimismo nell'unico capoluogo che alle scorse elezioni non gli ha dato un dispiacere. Promette di cancellare Equitalia, attacca Massimo D'Alema e incontra la nuova giunta al gran completo del sindaco Beppe Sala

Fermo, il ritorno della zona grigia
FERMO

Fermo, il ritorno della zona grigia

Moni Ovadia

Fermo Gli abitanti della zona grigia si pretendono anche incolpevoli per definizione, essi non partecipano direttamente alle ingiustizie, ai soprusi o alle violenze, si limitano a permetterle e a contemplarle più o meno compiaciuti

Banche: trattative a Bruxelles, polemiche a Roma
Economia

Banche: trattative a Bruxelles, polemiche a Roma

Riccardo Chiari

Sofferenze del credito Aspettando il bis di Atlante, vanno avanti le discussioni fra Ue e governo italiano per l'ok agli interventi sui crediti inesigibili. Ottimista Angela Merkel, mentre M5S e Fi attaccano Renzi e chiedono a Padoan di riferire in Parlamento. Dopo le rassicurazioni di Visco la borsa ci crede. E Bankitalia segnala: sofferenze lorde sempre a 200 miliardi, ma con tassi di crescita in diminuzione.

Wolfgang Schauble e Jeroen Dijsselbloem

Minaccia di sanzioni per Spagna e Portogallo

Anna Maria Merlo

Ecofin La colpa è "deficit eccessivo". Ma Bruxelles potrebbe avere la mano leggera, troppe crisi pesano dopo il voto per il Brexit. Cresce la polemica contro Barroso da Goldman Sachs. La Gran Bretagna vuole un nuovo commissario e propone Julian King (ora ambasciatore a Parigi)

Obama, troppe promesse non mantenute
Commenti

Obama, troppe promesse non mantenute

Fabrizio Tonello

Stati uniti Oggi gli afroamericani continuano a essere discriminati, maltrattati e talvolta uccisi anche perché poveri e i poveri, si sa, sono esclusi dal gioco politico americano. Non stupisce, quindi, che Obama non sia riuscito a migliorare di un pollice la loro condizione, avendo scelto di essere un presidente centrista e rispettabile, sempre timoroso di essere accusato di parzialità a favore della comunità da cui proveniva

L’Aia favorisce le Filippine. L’ira di Pechino
Internazionale

L’Aia favorisce le Filippine. L’ira di Pechino

Simone Pieranni

Mar cinese meridionale Le Filippine hanno definito una «pietra miliare» la decisione della Corte dell'Aia; la sentenza, come affermato dal ministro degli esteri Perfecto Yasay, verrà ora esaminata dagli esperti per valutarne le conseguenze. «Nel frattempo -dichiara il ministro- chiediamo alle parti coinvolte di esercitare moderazione e sobrietà»

Il teologo dei tempi migliori
Cultura

Il teologo dei tempi migliori

Benedetto Vecchi

Alain Badiou È una testimonianza a difesa dell’«idea comunista» il filo rosso che unisce «Il nostro male viene da lontano» (Einaudi), «Alla ricerca del reale perduto» (Mimesis) e «Lacan» (Orthotes). Dalla strage al Bataclan compiuta da giovani banlieusard alla passione per il reale in tre libri del filosofo francese

Una fatale sete di potere
Cultura

Una fatale sete di potere

Francesca Giommi

Narrativa «Neighbours. Storia di un delitto» della scrittrice mozambicana Lilia Momplé, uscito per Fila 37. Destini individuali e complotti omicidi in un'Africa che ancora sconta i retaggi della dominazione portoghese

Il basket degli dèi
Cultura

Il basket degli dèi

Giacomo Giossi

Scaffale Il libro di Simone Marcuzzi «Ventiquattro secondi. Storia autobiografica di Vittoriano Cicuttini», per 66thand2nd. L'avventura di un italiano nell'Nba

Commenti

I tre boomerang pronti a colpire Renzi

Franco Monaco*

Chi scende dal carro del premier Sono sempre stato critico con il corso renziano, ma mi infastidisce assai il soprassalto critico della legione di opportunisti che, saliti sul suo carro, ora si smarcano da lui o  […]

Il sogno di Abdul Sattar Edhi
Internazionale

Il sogno di Abdul Sattar Edhi

Emanuele Giordana

Pakistan Filantropo, musulmano, socialista. Schivo e poco incline alla pubblicità. Chi era l’ottuagenario pachistano che voleva trasformare l’inferno di Karachi in una speranza per gli ammalati poveri. Funerali di Stato e una folla immensa in preghiera alle sue esequie. Ma c’era chi lo odiava: le madrase estremiste e le cliniche private. L’ingresso negli Stati uniti gli costò otto ore di interrogatorio e Israele gli negò il permesso di entrare nella Striscia di Gaza