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Sottoscrivo appelli che non condivido

Sottoscrivo appelli che non condivido

In una parola La rubrica settimanale a cura di Alberto Leiss

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 maggio 2020
Chissà se avremo la perseveranza di riflettere ancora sulle conseguenze mentali, affettive e comportamentali della pandemia. Sperando di non esserci costretti da una recrudescenza del virus e nuove forme di reclusione forzata. Già la fine delle più severe restrizioni ci getta in uno stato confuso e ansioso. Vorremmo correre all’aperto, respirare a pieni polmoni, abbracciare parenti e amici, tuffarci nell’acqua del mare ancora fresca e goderci il sole sulla sabbia. Però non proprio tutto è permesso, e più che le impenetrabili norme sempre cangianti ci opprime un senso vago ma insistente di obbligazione morale. Siamo esortati alle vacanze «etiche», cioè...

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