Visioni
Spazi e barriere, quelle vite nascoste dietro e fuori le sbarre
Venezia 76 Nel programma della Venice Virtual Reality l'unica opera italiana in concorso è «VR Free» di Milad Tangshir
«VR Free» di Milad Tangshir
Venezia 76 Nel programma della Venice Virtual Reality l'unica opera italiana in concorso è «VR Free» di Milad Tangshir
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 28 agosto 2019
Silvia NugaraVENEZIA
All’isola del Lazzaretto Vecchio di Venezia, dove si svolgono le proiezioni della Venice Virtual Reality per la 76° Mostra del cinema, l’unica opera italiana in concorso è VR Free di Milad Tangshir. Il giovane regista iraniano, torinese d’adozione, ha già firmato il corto Displaced (2015) dedicato ai rifugiati al confine tra Austria e Slovenia e debutterà presto con il suo primo lungometraggio documentario intitolato Star Stuff, girato in osservatori astronomici di tre continenti e prodotto da Davide Ferrario: tutte opere che esplorano i concetti di spazio, di confine e di sconfinamento. A sua volta, il cortometraggio di dieci minuti presentato...