Lavoro
Stellantis come Marchionne: continua l’apartheid Fiom
Quarto rinnovo separato senza il sindacato più rappresentativo. La Uilm si rimangia la svolta. Il contratto (Ccsl) recupera solo in parte il gap salariale: 207 euro di aumento (+11%)
Un operaio sulla linea di montaggio di uno stabilimento italiano di Stellantis – Foto LaPresse
Quarto rinnovo separato senza il sindacato più rappresentativo. La Uilm si rimangia la svolta. Il contratto (Ccsl) recupera solo in parte il gap salariale: 207 euro di aumento (+11%)
Pubblicato più di un anno faEdizione del 9 marzo 2023
L’apartheid che doveva terminare, alla fine invece si rinnova. Per la quarta volta di fila – Fiat 2010, Fca 2015 e 2019 e ora Stellantis – la più grande azienda privata del paese ha un contratto non sottoscritto dal sindacato più rappresentativo. IL «METODO MARCHIONNE» viene utilizzato per la prima volta dall’azienda francese che ha inglobato Fca, arricchendo la famiglia Agnelli e impoverendo i quasi 70 mila dipendenti rimasti nel gruppo. Agli oltre 46 mila superstiti del gruppo ex Fca, vanno aggiunti i circa 16 mila di Iveco, i 4 mila di Cnh e i 3 mila di Ferrari. Se...