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«Stiamo morendo» è l’urlo che arriva dai barconi del Mediterraneo
Restiamo umani La tragedia del mare si consuma ogni giorno di fronte ai nostri occhi. Vite e corpi sacrificati attraverso leggi dello stato e accordi internazionali con i peggiori despoti. Urge un cambio di rotta
Restiamo umani La tragedia del mare si consuma ogni giorno di fronte ai nostri occhi. Vite e corpi sacrificati attraverso leggi dello stato e accordi internazionali con i peggiori despoti. Urge un cambio di rotta
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 luglio 2020
Stiamo morendo…» È l’urlo che arriva oggi, come un pugno nello stomaco, da uno dei barconi in avaria nel Mediterraneo. Non si può rimanere in silenzio davanti a quanto sta succedendo nel Mediterraneo, frutto amaro di scelte politiche scellerate sia da parte dell’Europa che dell’Italia. Non è umano restare insensibili di fronte a tanto dolore. È vergognoso che il corpo di un migrante incastrato in un gommone da oltre tre settimane vaghi per il Mediterraneo, senza che nessuno lo raccolga. Non trattiamo così neanche i cani. Quel corpo vagante è lì per ricordare che in quel mare sono sepolti dai...