Cultura
Storie di clandestinità e passione
Scaffale «Amori comunisti» di Luciana Castellina, edito da nottetempo. «Per chi si fa coinvolgere dalla Storia fino in fondo, la vita privata e quella pubblica sono così strettamente intrecciate che a volte si confondono»
Nazim Hikmet e Münevver Andaç
Scaffale «Amori comunisti» di Luciana Castellina, edito da nottetempo. «Per chi si fa coinvolgere dalla Storia fino in fondo, la vita privata e quella pubblica sono così strettamente intrecciate che a volte si confondono»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 maggio 2018
Che il pericolo allerti e faccia più acuta la memoria è un fatto ormai assodato. Il divieto di parlare non cauterizza le parole: le rende viceversa forti, anche se acquattate in uno spazio della mente a tentare di non dissolversi, a farsi forza reciprocamente. Tutti i regimi repressivi, tutte le dittature raccontano la stessa storia: l’ordine di tacere rende guerrigliere le parole. Le manda se mai in clandestinità: più agguerrite ancora, cercano una strada per non perdersi. Pretendono di dire, vogliono eludere la sorveglianza. Senza nulla con cui scrivere, Antonio Gramsci, nella prima fase della detenzione, cerca di imparare a...