Visioni
Sui binari della memoria con Capossela
Storie Il musicista con il suo «Sponz Fest» ha fatto tappa lungo la dismessa strada ferrata Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, simbolo di un’Italia che ha distrutto il trasporto locale abbandonando il territorio, soprattutto a Sud
Vinicio Capossela e Mario Dondero
Storie Il musicista con il suo «Sponz Fest» ha fatto tappa lungo la dismessa strada ferrata Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, simbolo di un’Italia che ha distrutto il trasporto locale abbandonando il territorio, soprattutto a Sud
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 settembre 2014
Dovremmo tutti concentrarci in Italia sui siti archeologici che cadono a pezzi, il taglio continuo dei finanziamenti. E sulla mancanza totale in molti territori. Ogni manifestazione culturale «di consumo» dovrebbe essere finalizzata a illustrare questa drammatica situazione. Invece accade troppo spesso il contrario con un distacco netto tra consumi culturali/spettacolari e strutture. Non va bene e stiamo pagando ormai da tempo un prezzo salatissimo per questa totale incuria. Qualcuno tuttavia non si arrende e prova a dare un senso non strettamente effimero al consumo culturale. Parliamo dello Sponz Fest di Vinicio Capossela che ha calamitato l’attenzione di migliaia di persone...