Italia
Suicidio nel Cpr. «I problemi di mio fratello Ousmane non erano psichiatrici ma di ingiustizia»
Patri Galera Parla Djibril Sylla, venuto in Italia per identificare il corpo del ragazzo che il 4 febbraio scorso si è tolto la vita nella struttura detentiva per migranti alle porte di Roma
Manifestazione contro i Cpr
Patri Galera Parla Djibril Sylla, venuto in Italia per identificare il corpo del ragazzo che il 4 febbraio scorso si è tolto la vita nella struttura detentiva per migranti alle porte di Roma
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 28 marzo 2024
Giansandro MerliROMA
Djibril Sylla è arrivato qualche giorno fa in Italia dalla Francia, dove vive, con un compito: riconoscere il corpo del fratello Ousmane. Il 22enne della Guinea che si è tolto la vita nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Ponte Galeria il 4 febbraio scorso. Era sbarcato in Italia a luglio 2023, diversamente da quanto si era pensato nei primi tentativi di ricostruirne la storia. La sua morte ha fatto esplodere una rivolta nella struttura detentiva alle porte della capitale. I pm hanno aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Nei giorni scorsi la famiglia...