Visioni

Sul baratro della vacuità nella Roma bene di «Enea»

Sul baratro della vacuità nella Roma bene di «Enea»Pietro Castellitto e Benedetta Porcaroli in «Enea»

Venezia 80 In concorso il secondo film di Pietro Castellitto, anche attore insieme al padre Sergio e al fratello Cesare. Tra criminalità e noia, la gioventù borghese in cerca di emozioni

Pubblicato circa un anno faEdizione del 6 settembre 2023
Qualcuno dovrebbe suggerire a Pietro Castellitto che la volgarità del tempo può essere resa con sottigliezza, umorismo, suggestioni, e soprattutto schivando il compiacimento verso ciò che si osserva e di cui si vorrebbe rivelare il rovescio. Questione di scrittura, di regia, di punto di vista che sembrano mancare in questa sua seconda prova da regista, dopo il premio Orizzonti per l’esordio, I predatori, che già segnalava una certa attrazione per le soluzioni «a effetto». IN QUESTA «Grande Bellezza» formato giovane ciò che era lì in traccia esplode nello scenario di una Roma «bene» a ispirazione sorrentiniana – e non solo...

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