Italia
«Sul dopo terremoto la stampa ormai ha abdicato al suo ruolo»
La scrittrice Silva Ballestra «Qui c’è una realtà dimenticata, in cui 20 geometri devono controllare 18mila edifici. Indispensabile informarsi dal basso»
Le macerie di Villa Sant'Antonio, frazione di Visso (Macerata) – LaPresse
La scrittrice Silva Ballestra «Qui c’è una realtà dimenticata, in cui 20 geometri devono controllare 18mila edifici. Indispensabile informarsi dal basso»
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 luglio 2017
«Non so dire se la scrittura è cambiata dopo il terremoto. Ma passo molte ore al giorno cercando notizie per occuparmi di ciò che succede, grazie alle informazioni dal basso». Silvia Ballestra, anche se vive a Milano, resta «connessa» soprattutto con le sue Marche alle prese con lo sciame burocratico del sisma. Ha pubblicato Vicini alla terra (Giunti, 12 euro) e partecipato volentieri venerdì al festival a San Lorenzo di Fiastra: «Questo è un territorio storicamente fuori dai grandi collegamenti e quindi abbastanza sconosciuto. Delle Marche spesso si sa poco o nulla, a maggior ragione del dopo terremoto. Poi magari...