Visioni
Sundance, relazioni pericolose e fantasie femminili color noir
Cinema Al festival statunitense di cinema indipendente spicca «Eileen» di William Oldroyd, accanto ad un filone di rilettura del thriller erotico anni Novanta
Una scena di «Eileen» di Oldroyd
Cinema Al festival statunitense di cinema indipendente spicca «Eileen» di William Oldroyd, accanto ad un filone di rilettura del thriller erotico anni Novanta
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 24 gennaio 2023
Giulia D'Agnolo VallanPARK CITY
È un grigio, buio, freddo, inverno del Massachusetts anni Sessanta. Eileen (Thomasin McKenzie) lavora come segretaria nel carcere minorile di un sobborgo operaio di Boston mantenendo il padre, ex capo della polizia locale, alcolizzato, incattivito e forse anche un po’ fuori di testa. «Nella vita ci sono persone che fanno una differenza, e altre che riempiono solo gli spazi vuoti. Tu sei una di quelle» è un esempio delle pillole d’affetto che il genitore (Shea Whigham) riserva alla figlia nei brevi frammenti di conversazione che i due condividono, ogni giorno, nella loro casetta gialla, un po’ sporca e cadente, stregata...