Internazionale
Suu Kyi «graziata» per rinnovare lo stato di emergenza
Myanmar La giunta golpista sconta sei anni alla sua pena, che resta nei fatti un ergastolo, e intanto rimanda ancora le elezioni (farsa)
Myanmar La giunta golpista sconta sei anni alla sua pena, che resta nei fatti un ergastolo, e intanto rimanda ancora le elezioni (farsa)
Pubblicato più di un anno faEdizione del 2 agosto 2023
Giornali, radio e televisioni di tutto il mondo hanno ieri rilanciato la notizia del perdono accordato dalla giunta militare birmana ad Aung San Suu Kyi, la leader della Lega nazionale per la democrazia che due anni e mezzo fa fu arrestata coi vertici del suo partito e in seguito condannata a 33 anni di galera. Ieri i generali gliene hanno abbuonati sei. Ma la notizia vera è un’altra: la decisione (del giorno prima, il 31 luglio) di estendere di altri sei mesi lo stato di emergenza. È la sesta volta che la giunta lo fa in aperta violazione della Costituzione...