Cultura

Svelare le maschere di Teheran

Svelare le maschere di TeheranLo scrittore e regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari

L'intervista Parla lo scrittore e regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari autore di «Ritorno in Iran» per la Nave di Teseo. Un uomo rientra nel Paese d’origine tra drammi famigliari e quesiti politici ancora senza risposta. «Uso la fisicità del romanzo contro le imposizioni del regime: la resistenza che plasma i corpi. Elemento che nel Paese si traduce nell'estrema polarizzazione tra vita pubblica e privata». «L’ossessione della cultura locale per le sfumature, lo si vede nelle miniature, era applicata anche dalla polizia morale: leggere e rileggere ogni elemento per catturare una stortura»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 15 febbraio 2022
«Da ragazzino ero appassionato di cinema. Per le copie non censurate dei film stranieri in Iran c’era il mercato nero. Mi toccò vendere molti libri per comprare Padre Padrone. La versione censurata durava quasi la metà dell’originale. Dopo tanti anni, una delle prime cose che feci una volta in Europa fu comprare quel film. Infilai il vhs nel registratore e scoprii che durava 10 minuti in più della copia iraniana non censurata. Chi aveva rischiato la vita per procurarsi Padre Padrone ne aveva tagliato un pezzo. Lì ho capito quanto è profonda dentro di noi la censura». Fariborz Kamkari ci...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi