Alias Domenica
Swedish Grace, un défilé di raffinatezze
A Stoccolma, Nationalmuseum, la mostra "Swedish Grace. Art and Design in 1920s Sweden", a cura di Cilla Robach Nel segno di Greta Garbo e del designer in materiali esotici Carl Malmsten, la fuggevole festa mobile dell’Art Nouveau svedese: dai jazz boys su tacchi oscillanti ai vasi purissimi, senza bolle...
Carl Hörvik, Cabinet e poltrone, 1925, produzione Nordiska Kompaniet, Stoccolma, Nationalmuseum
A Stoccolma, Nationalmuseum, la mostra "Swedish Grace. Art and Design in 1920s Sweden", a cura di Cilla Robach Nel segno di Greta Garbo e del designer in materiali esotici Carl Malmsten, la fuggevole festa mobile dell’Art Nouveau svedese: dai jazz boys su tacchi oscillanti ai vasi purissimi, senza bolle...
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 giugno 2022
Tommaso MozzatiSTOCCOLMA
Greta Garbo fotografata da Arnold Genthe, 1925 Che anno, il 1925, dalle parti di Stoccolma, dentro le manifatture di Orrefors e presso gli studi cinematografici di Lidingö, sul palco dell’Oscarsteatern, fra le fila irrequiete del corpo di ballo diretto da Jean Börlin! Tutto potrebbe riassumersi in una vicenda da favola. In breve: giovane vendeuse di magazzini alla moda, trova il principe azzurro, sale su una slitta, perde qualche chilo e diventa una diva. «Vill ni se en stjärna?»: così il già famoso Ernst Rolf, cantante leggero e ideatore di riviste, avrebbe sintetizzato a suo modo una storia tanto straordinaria, l’incredibile...