Italia

Taranto al voto tra attentati, Ilva e l’eterno Cito

Taranto al voto tra attentati, Ilva e l’eterno CitoIl quartiere Tamburri di Taranto, sullo sfondo l'Ilva – Michele D'Ottavio

Oggi urne aperte Record di candidati: in campo, per la successione a Stefàno dopo i suoi due mandati, dieci aspiranti sindaco. Il Pd punta sull’imprenditore marittimo Melucci, ma è spaccato. La direttrice del carcere Baldassarri, sostenuta dai notabili, ha chance di arrivare al ballottaggio. I 5 Stelle agganciano i «cittadini liberi e pensanti»

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 giugno 2017
«Questi negri arrivano ogni giorno a centinaia, in città. È una vergogna. Quando c’ero io davo un sacco di mazzate. Anche ai ricchioni, ai pedofili, alle puttane che oggi affollano le strade. Chi difende le nostre donne, oggi? Quando c’ero io, invece, non c’erano scippi, furti, rapine ». Qualche minuto prima l’altoparlante annunciava che avrebbe parlato l’onorevole Giancarlo Cito. La piazza, intanto, si era riempita velocemente. Sembrano lontane le adunate oceaniche di vent’anni fa, ma la folla di sostenitori era in estasi, ritmando a gran voce: «Cito, Cito». SI VOTA OGGI. Taranto è, ancora una volta, il laboratorio di trasformismi...

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