Internazionale
Teheran: «Noi aperti al mondo». Ma i conservatori vanno all’attacco
Iran Primo paese a rispondere con la stessa moneta al decreto emesso sabato da Trump, l'Iran non vuole mettere in pericolo le conquiste raggiunte con l'accordo sul nucleare. Ma il fronte conservatore ne approfitta per riproporre l'isolazionismo
Il presidente iraniano Rohani – LaPresse
Iran Primo paese a rispondere con la stessa moneta al decreto emesso sabato da Trump, l'Iran non vuole mettere in pericolo le conquiste raggiunte con l'accordo sul nucleare. Ma il fronte conservatore ne approfitta per riproporre l'isolazionismo
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 31 gennaio 2017
Poche ore dopo l’annuncio del divieto di ingresso negli Stati Uniti per i cittadini di Iran, Iraq, Siria, Yemen, Libia, Somalia e Sudan, tutte le maggiori cariche del governo iraniano hanno preso parola, condannando con fermezza il gesto del neo-presidente e rendono evidente la compattezza che Teheran cerca di mostrare in questa fase di grande caos. Nelle parole del presidente Rohani si intravede un chiaro invito a mantenere aperto il canale del dialogo tra Iran e resto del mondo e la volontà di continuare ad essere protagonisti delle sorti mediorientali: «Onoriamo la pace, la riconciliazione, la fratellanza e la convivenza...