Internazionale

Tenacemente Tuvalu

L’atollo di Funafuti, capitale dell’arcipelago di Tuvalu; in basso due attiviste per il clima con lo striscione «Alza la tua voce, non il livello del mare!» foto ApL’atollo di Funafuti, capitale dell’arcipelago di Tuvalu; in basso due attiviste per il clima con lo striscione «Alza la tua voce, non il livello del mare!» – foto Ap

Asia L’arcipelago polinesiano, che sta finendo sott’acqua, ha cambiato la costituzione per continuare a esistere anche senza una terra. Una sfida diretta a tutti i concetti di nazione

Un paese può continuare a esistere anche se non ha più un territorio fisico? La domanda riecheggia già nel cult della sci-fi queer asiatica, Membrana. «Nonostante i raggi ultravioletti riducessero la superficie terrestre a una distesa sempre più inabitabile, i paesi continuavano a inviare truppe sui continenti nel timore che in un momento di distrazione qualcuno sottraesse loro una porzione di territorio», scriveva nel 1996 il taiwanese Chi Ta-wei, immaginando un futuro in cui le nazioni si trasferiscono sotto gli oceani a causa di un disastro climatico in superficie. Mantenendo inalterato il concetto di territorio nonostante, nei fatti, non possono...

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