Visioni
«The Nightingale», nascita di una nazione sepolta sotto buone intenzioni
Venezia 75 In concorso il secondo film della regista australiana Jennifer Kent che tenta di restituire l'orrore del massacro colonialista degli inglesi in Tasmania. Polemiche per l'insulto sessista a fine proiezione
Aisling Franciosi e Baykali Ganambarr in «The Nightingale»
Venezia 75 In concorso il secondo film della regista australiana Jennifer Kent che tenta di restituire l'orrore del massacro colonialista degli inglesi in Tasmania. Polemiche per l'insulto sessista a fine proiezione
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 7 settembre 2018
Cristina PiccinoVENEZIA
Di The Nightingale, si è parlato molto in questi giorni e già prima della Mostra come dell’unico titolo di una regista donna, almeno nella competizione internazionale, polemica strumentale su «quote» di per sé fastidiose e talvolta offensive – che non considerano la profondità di uno stato culturale e politico ma sembrano piuttosto evitare di affrontarlo. Prova ne è l’insulto a fine proiezione, il solito che si riserva alle donne, «puttana» – da uno dei giornalisti in sala, il quale poi si è scusato sempre via social (più vita meno facebook farebbe bene…) dicendo che il suo è stata una reazione...