Visioni

«The Sound of Metal», ossessione d’amore

«The Sound of Metal», ossessione d’amore

Cinema Da un soggetto di Derek Cianfrance, la regia di Darius Marder incontra la fisicità di Riz Ahmed, tra rabbia angelica e candore. Un uomo, una donna, il ritmo compulsivo della batteria, l’apnea del silenzio e della quiete. Visibile su Prime

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 24 febbraio 2021
The Sound of Metal suona come una riflessione esistenziale, frontale, priva di tortuosità; un’esposizione per immagini e suoni del cadere nel buio, in un mondo a parte, e del rivenire alla luce, come a rievocare il trauma della nascita, fuori dall’utero per la prima volta, e poi l’esperienza di lento, faticoso apprendistato dello spazio, del tempo, le forme, i fenomeni nuovi, mai visti, uditi prima;dello strazio stupefacente del dover esserci, tra i rumori insopportabili di un ascolto riavuto e i momenti di tregua, di contemplazione. Gioca sul movimento, dentro e fuori, rispetto all’universo dei suoni, percorrendo il terreno delle soglie;...

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