Internazionale
«Ti prego, fa che non abbia un nome arabo»
Islamici d'America Stati d'animo agitati dopo l'attentato di Manhattan. «Bisognerebbe avere il diritto di elaborare un lutto». E invece per tutta la comunità scatta l'incubo ritorsioni
Islamici d'America Stati d'animo agitati dopo l'attentato di Manhattan. «Bisognerebbe avere il diritto di elaborare un lutto». E invece per tutta la comunità scatta l'incubo ritorsioni
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 2 novembre 2017
Marina CatucciNEW YORK
La comunità islamica americana, e con maggiore energia quella araba, il giorno seguente l’attacco terroristico di Manhattan, ha diffuso tramite i social più di un video per spiegare il proprio stato d’animo quando inizia a diffondersi la notizia di un attentato. «Come tutti siamo spaventati e colti dall’orrore, ma subito dopo il primo pensiero è “Ti prego, ti prego, fa che non abbia un nome arabo, fa che non sia un musulmano” perché sappiamo cosa vuol dire». Nei video accompagnati dai sottotitoli si vedono arabo- americani musulmani compiere attività di ogni giorno inseriti nella vita del Paese in cui vivono...